In crisi d’astinenza minaccia con un coltello un barbiere ed un giovanissimo cliente
Entra nel negozio e si avventa contro il barbiere e un ragazzino di 15 anni.
Aveva in pugno un coltello, che dopo aver afferrato alla gola il ragazzino, non ha esitato a puntargli contro. Si è scagliato anche contro il titolare della barberia dove il ragazzo si era nascosto, in quanto quest’ultimo ha tentato di proteggere il minore.
È stato poi, arrestato dal Nucleo operativo della sicurezza urbana della Municipale alla quale ha provato a ribellarsi.
Il 26enne si chiama Wissem Talbi, ed è tunisino e ieri è stato ascoltato dal giudice prima di convalidare l’arresto.
Il ragazzo, oltre a numerosi precedenti, vive in Italia da clandestino, e per questo è stato disposto in carcere .
Oltre che quando è stato fermato, anche nella camera di sicurezza, ha aggredito gli agenti e danneggiato auto.
Il ragazzo di 15 anni invece è stato portato in una comunità per minori. Pare che si sarebbero dovuti trovare in Piazza Vittorio Emanuele e il ragazzino avrebbe dovuto vendergli cocaina. Ma che non sia riuscito a mettersi d’accordo sul prezzo.
Minaccia di morte con un coltello
A chiamare la Municipale sono stati i numerosi immigrati che si trovavano li ed anno visto l’uomo con il coltello in mano.
Non contento di tutto ciò, dopo essere uscito dalla barberie senza risultati, ha atteso il ragazzino fuori, sul marciapiede. Nel frattempo sono arrivati due equipaggiamenti con gli agenti del Nosu.
Hanno bloccato il ragazzo e subito dopo hanno notato il coltello sotto la griglia di un tombino. Purtroppo, il tunisino è stato più scaltro nel recuperarlo e lo ha puntato contro gli agenti che solo in seguito sono riusciti a disarmarlo.
Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, è possibilile ricostruire ogni istante.
Da quando l’uomo entra nel negozio urlando, per poi estrarre un coltello dalla tasca e prendere un paio di persone per il collo e minacciarle di morte. Fino all’aggressione per fortuna non riuscita al minore.
L’accusa è quella di minacce aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto d’armi abusivo. Ma nonostante ciò, forse inchiodato dalle prove, il ragazzo davanti al giudice ha detto: “ Ammetto tutto, ero in crisi di astinenza” .
Queste sono le parole del comando di via Battistil : “dopo la tragica morte del parrucchiere i via Corridoni lo scorso 7 agosto, accoltellato da uno squilibrato, e dopo gli altri gravi episodi di persone ferite con il coltello in zona Stazione , l’attenzione per questo tipo di fenomeni criminali è massima. Ed anche gli uomini e le donne del Nosu, assieme alle altre forze dell’ordine,mantengono costantemente monitorata la situazione, anche soprattutto con azioni di prossimità ai cittadini italiani e stranieri che vivono e frequentano il rione ”