La parrocchia di San Giuseppe guidata da Don Giorgio, e gli abitanti di fuori del Ponte, cercano persone e fondi. Si tratta infatti, di un progetto per rilanciare il campino della chiesa, un tempo punto di incontro.
«Sogniamo insieme il nuovo campino“. Sono queste le parole di un gruppo di parrocchiani , che , stanno cercando persone motivate , pronte ad investire il loro tempo in un progetto per la comunità . Cercano infatti, persone disposte a mettersi a disposizione della parrocchia per far rinascere il campino del San Giuseppe.
L’idea, è quella di creare un punto di ritrovo e di aggregazione nel cuore di Fuori del Ponte, un luogo, pronto ad accogliere tutti con attività per bambini , adulti e anziani.
Far rinascere quel campino che negli anni ha ospitato vari eventi; dai tornei di calcetto e pallavolo, al Carnevale dei Ragazzi. Farlo tornare ad essere un punto di ritrovo in una Pontedera con sempre meno posti in cui aggregarsi.
Purtroppo, le attività negli anni sono andate a finire, facendo diventare cosi, gli spogliatoi ,la sede degli scout. E il campino, con le sue strutture, non hanno più ricevuto la necessaria manutenzione fino ad essere ritenuto inutilizzabile per motivi di sicurezza.
Oggi però, ci sono un gruppo di persone che desiderano dargli nuova vita, già dalla prossima estate.
«Siamo alla ricerca di persone che con le proprie competenze e capacità siano disposte a darci una mano per ristrutturare il campino e poi per organizzare attività di ogni tipo, ludiche e agonistiche” . Sono queste le parole di Matteo Tomasi, animatore e membro del consiglio pastorale.
Intorno alla chiesa di San Giuseppe, i parrocchiani guidati da don Giorgio hanno già iniziato da qualche mese a fare manutenzione e a rendere l’area più accogliente. Partendo dai nuovi giochi per i bambini, nel giardino dell’oratorio. Hanno sistemato già, anche la tettoia accanto alla canonica. Ora, sono pronti ad intervenire sul campo,dove i primi lavori, sono già stati fatti. Infatti è stata installata la nuova illuminazione con quattro fari a led.
«Le prossime opere saranno una nuova tribunetta, quindi le porte, i canestri e la rete da pallavolo amovibile spiega Matteo. Per il momento si tratta di interventi in totale autofinanziamento della parrocchia. C’era un bando regionale ma il Comune ci ha detto che non era possibile partecipare, speriamo ce ne possano essere altri in futuro. L’obiettivo è quello di iniziare con le attività dalla fine di giugno per dare alle famiglie un punto di ritrovo nel quartiere curato, illuminato e pulito. Sarebbe una bella opportunità anche per i ragazzi della vicina casa famiglia. Intanto è partita anche una collaborazione con il Csi che si è detto disponibile a formare gli eventuali operatori e animatori”.